Per gli auguri di quest’anno ci affidiamo alla voce di Annamaria Bertuccioli, una nostra Socia Onoraria, che ci legge una poesia sulle foglie di Margherita Guidacci e all’immagine di Italus, tratta da “La forza arriva piano” di Mario Calabresi in Altre Storie.
Annamaria Bertuccioli ci ha accompagnato nel corso di quest’anno, nelle nostre camminate in gruppo e in altre occasioni, con la lettura di tante poesie e la ringraziamo. Fra le tante ne scegliamo una sulle foglie e sul vento, della scrittrice Margherita Guidacci (Firenze, 25 aprile 1921 – Roma, 19 giugno 1992). Le foglie come mani trasportate dal vento, il solo che può predire il loro futuro. Immaginiamo anche le nostre mani trasportate dal vento verso un futuro più lieto.
[Io nulla scrivo sulle foglie, vi leggo quel che le foglie recano già scritto in sé, nelle intricate nervature simili a vene sul dorso della mano o linee incise nel palmo. Il mio sguardo che segue il biforcarsi di vie segrete coglie, ad incroci turgidi di linfa, i nodi del significato, così si fa più chiaro il messaggio. Ma quella che tu chiedi, e che tu chiami la mia risposta, non è mia e neppure è una risposta, è la vita che parla in ogni cosa viva mentre passa verso la morte. Vi pongo di mio soltanto un giusto angolo di sguardo, il calmo gesto con cui dopo averle lentamente scrutate affido al vento queste mie foglie e il vento se le porta, esso solo compiendo, per un diritto immemorabile, il sussurrante vaticinio. Margherita Guidacci]
Un’altra immagine la prendiamo da Mario Calabresi in Altre Storie “La forza arriva piano”. Italus, l’albero più antico d’Italia, con i suoi 1236 anni ci indica che non la bellezza ma “la forza che arriva piano”, con lentezza e pazienza, resiste nel tempo.
Italus è un pino loricato ed è l’albero più vecchio d’Europa. L’albero non ha tutto il fusto vivo ma solo una parte del tronco continua a vivere. Si trova nel Pollino, in provincia di Cosenza, ha 1236 anni, ed è stato misurato dallo studioso Gianluca Piovesan e colleghi dell’Università della Tuscia (VT).
Auguriamoci di poter affrontare il nuovo anno con la leggerezza delle mani con cui possiamo stringerci agli altri e con tutta la capacità di resistenza alle avversità di cui siamo capaci.
Grazie a chi anche per il 2024 ci ha aiutato a tenere puliti i sentieri.
Grazie a chi ha accompagnato camminatori esperti e fragili sul nostro territorio e grazie ai camminatori.
Grazie a coloro che hanno arricchito il cammino nella natura con poesie e a coloro che hanno favorito la socializzazione.
Grazie a chi ha contribuito economicamente alla realizzazione del progetto per l’acquisto dei nuovi giochi per il Parco delle Rimembranze.
Grazie a tutte le altre associazioni locali e a tutti coloro che hanno mantenuto e continuano a mantenere vivo questo territorio.
BUONE FESTE dall’Associazione D’là de’ Foss!