CONVEGNO CON FRANCO ARMINIO

<< Mi piace arrivare nei paesi per sentire

questa cosa nuova che è la desolazione,

questa cosa che ha preso il posto della miseria  >>

(Franco Arminio)

___________________________

Martedì 22 maggio 2018

Giornata mondiale della biodiversità in compagnia di Franco Arminio

INCONTRO CON FRANCO ARMINIO

Pennabilli,  22 maggio 2018

_________________

Per celebrare la “Giornata Mondiale della Biodiversità”, L’Associazione “d’là dé foss” in collaborazione con il MUSSS, l’Ass.ne Tonino Guerra, l’Ass.ne Chiocciola casa del nomade, il Comune di Pennabilli e il Parco Interrregionale del Sasso Simone e Simoncello ha organizzato un incontro con Franco Arminio, poeta, paesologo dal titolo: “RIFLESSIONI SUL PAESAGGIO”.

In questa pagina riportiamo il resoconto dell’incontro con Franco Arminio unitamente ad alcune riflessioni personali della nostra Presidente Eutiziana Alessi.

“Il 22 Maggio scorso abbiamo trascorso ore intense ed autentiche in compagnia di Franco Arminio, poeta e paesologo giunto a Pennabilli da Bisaccia in Irpinia (AV, Campania) su invito della nostra associazione,  interessata ai suoi scritti e al suo umanesimo delle montagne, in collaborazione con il MUSSS, Chiocciola la casa del nomade, l’Associazione Tonino Guerra, la Pro-loco, I luoghi dell’anima,  il Parco Interregionale SSS, con il patrocinio del Comune.

“Da qui [dall’Appennino] può partire un nuovo modo di vivere i luoghi, radicalmente ecologico, improntato a un’idea di comunità inclusiva del respiro degli uomini e dell’ambiente. L’Italia interna può diventare il laboratorio di un nuovo umanesimo, l’umanesimo delle montagne” (“Geografia commossa dell’Italia interna” Mondadori 2013,  p. 22)

Franco Arminio è arrivato il 21 Maggio, in una giornata fredda e piovosa, quando la piazza era deserta e molte case del centro del paese chiuse.  Lo abbiamo accolto presso il Belfico con un’ottima cena locale, in compagnia di Irene, Veronica e Roberto,  e gli abbiamo raccontato i progetti realizzati ed avviati nel paese. Poi, una tappa a casa di Enrico e dei giovani che stanno preparando Artisti in Piazza per la prossima festa di giugno, per riscaldarlo con una grappa artigianale. Insomma, il paese che gli è apparso dormiente all’arrivo si è mostrato quella sera stessa .. un vulcano in attività.

Il giorno successivo gli abbiamo fatto conoscere Gianni, il grande amico di Tonino, che gli ha raccontato la storia e la geografia del paese e del Montefeltro. Poi Gigi gli ha mostrato i tesori di Tonino Guerra nell’Associazione a lui dedicata. Ha quindi conosciuto la moglie di Tonino, Lora, e ha visitato la casa dei mandorli e il bel giardino dove Tonino Guerra riposa. Da lì siamo saliti al giardino dei pensieri, al museo del Tibet, al roccione, dove Giuseppe gli ha illustrato la storia di Orazio e della campana del Tibet, poi al giardino dei frutti dimenticati, ai Billi e al monastero delle suore agostiniane, sempre incontrando  frotte di scolaresche allegre e chiassose sotto il bel sole di maggio. Lo abbiamo poi accompagnato a Scavolino, al lago di Andreuccio, al borgo del castello e della torre di Maciano e infine di nuovo a Pennabilli.

Nel pomeriggio e sera del 22 Maggio, presso l’Associazione Tonino Guerra e poi al Museo Naturalistico del Sasso Simone e Simoncello, Franco Arminio ci ha letto alcune poesie dal suo ultimo libro, appena pubblicato, “Resteranno i canti”.

“La poesia è una lucciola

alle due del pomeriggio”

(“Resteranno i canti” Bompiani 2018, p. 155)

Ci ha parlato della forte ”escursione demografica” che ha respirato viaggiando dalla costa verso Pennabilli:  dal chiasso, dalla confusione e dal traffico delle zone costiere ai paesi interni via via più silenziosi e poco abitati. Ci ha regalato emozioni e sorrisi parlandoci di paesologia, della salute precaria dei paesi e di tutti noi che ricorriamo agli psicofarmaci e abbiamo abbandonato il mondo della percezione, i nostri corpi e la natura che ci circonda per la vita frenetica e i molti stimoli delle metropoli e del mondo virtuale dei social. Ci ha invitato a cogliere la “sacralità disoccupata” che si incontra nei paesi e anche dentro di noi, a cogliere la “religione dei luoghi” spingendoci a parlare con i vecchi del paese, ad uscire di casa, anche all’alba, per andare a trovare il nostro paese, gli alberi intorno, le case abbandonate, gli animali.  Lui, che ha fondato nei suoi luoghi la “casa della paesologia”, ha suggerito anche a noi di trovare luoghi in cui stare insieme per riattivare la vita comunitaria. Infine, ci ha fatto cantare perché il canto, a suo avviso, “scioglie” le persone e le accomuna in “nodi teneressimi”.

 “La paesologia canta il dismesso, l’usuale, il bordo, il punto morto. Invece la poesia è il tentativo di spingere il linguaggio al massimo punto di intensità..”  (“Geografia commossa dell’Italia interna” Mondadori 2013,   p. 100)

Siamo stati felici di averlo avuto con noi, particolarmente a maggio, un mese in cui, come lui sostiene, tutti dovremmo “saltare” scuola e lavoro e concentrarci sull’osservazione della natura che si risveglia, odorarla e ammirarla per stare meglio anche con noi stessi.

Molto ancora dei nostri luoghi gli rimane da vedere: per questo ci auguriamo di ospitarlo ancora in uno dei suoi prossimi viaggi…. per ritrovare con lui il nuovo umanesimo,  la geografia commossa dell’Italia interna”.

“La neve sugli alberi,

il rosso di certe mele

che nessuno raccoglie,

le foglie che arriveranno

e poi le capre, le pecore, i cani,

i canti e gli abbracci,

i nodi tenerissimi degli umani.

La serena democrazia delle foglie,

la gentilezza, la clemenza,

la cura di uscire

e guardare il paesaggio.

Questo è il nuovo umanesimo,

qualcosa che assomiglia

a un ciliegio

nel cielo di maggio”

(“Resteranno i canti” Bompiani 2018, p. 13)”

 

Eutiziana Alessi

Presidente Associazione D’là de’ Foss

 

ALCUNE IMMAGINI DELLA 1^ PARTE DEL CONVEGNO

ALCUNE IMMAGINI DELLA 2^ PARTE DEL CONVEGNO

Torna alla pagina altre attività