LA SFOGLIATURA DEL GRANTURCO

La produzione del granturco ha origini antiche nel nostro territorio tanto che la denominazione “pannocchia del Principe” è riferita alla produzione del mais al tempo del Principe di Scavolino il cui seme è oggi sconosciuto in altre parti d’Italia e che ha rappresentato una coltivazione unica e tipica del nostro territorio. Il Montefeltreo, terra di antiche tradizioni, offre prodotti tipici preziosi che meritano un palcoscenico esclusivo che il Maestro Tonino Guerra ha saputo evideziare con l’allestimento ideale a Pennabilli, nella manifestazione degli “Antichi frutti d’Italia”, dove si celebrano annualmente sapori originali e unici come il formaggio di fossa, la castagna di Talamello, il vino di Macerata Feltria, il pane di Maiolo, la pannocchia del Principe di Scavolino, la patata di Montecopiolo, solo per citarne alcuni. Il granturco perciò, ha rappresentato un prodotto importante e molto utilizzato da parte dei nostri contadini per l’alimentazione propria e degli animali i cui scarti, come le foglie del granturco, venivano utilizzate come ripieno nei materazzi che servivano da giaciglio per dormire. La sfogliatura del granturco quindi veniva effettuata nelle campagne e nella vita quotidiana degli antichi borghi rappresentava un momento di incontro e di socializzazione. L’associazione “d’là dé foss” quindi ha pensato di rivisitare questa antica tradizione organizzando a Cà Fanchi la sfogliatura e sgranellatura del granturco con la presenza del Maestro Tonino Guerra che era assiduo frequentatore delle attività del piccolo Borgo di Cà Fanchi.

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