“I Luoghi dell’anima”:
Il Giardino pietrificato
Alla base di una torre millenaria a base quadrata che domina la Valmarecchia, in località Bascio di Pennabilli, nel 1992 sono stati collocati dall’arch. Rita Ronconi sette “tappeti” in ceramica artistica, opera di Giovanni Urbinati, dedicati da Tonino Guerra ad altrettanti personaggi storici passati nella valle:
Giotto “che dal Montefeltro vide lontanissimi i primi bagliori azzurri dell’Adriatico”;
Dante “che vide questa torre fuggendo da Firenze per raggiungere il rumore del mare a Ravenna”;
Uguccione della Faggiola “grande capitano di ventura che da questi colli vedeva i confini dell’Italia e tanto fu ammirato da Dante che gli dedicò l’Inferno”;
Bonconte da Montefeltro “perché il Tappeto delle piramidi sognate sia tomba del suo corpo valoroso scomparso nel fiume della battaglia”;
Ezra Pound “il poeta che disse del Marecchia «dove la melma è piena di sassi» e una volta si inginocchiò davanti agli elefanti neri di Sigismondo nel Tempio di Rimini”;
Fanina dei Borboni di Francia che “pazza di solitudine, su questo colle dov’era sposa al capitano dei Carpegna, di tanto in tanto saliva in cima alla torre per gridare al vento: «Paris, Paris, aiuto!»”;
fra’ Matteo da Bascio, ispiratore dell’ordine dei Cappuccini che “per tutto il mondo andava esclamando e riprendendo ogni sorta di persona, gridando «All’inferno, all’inferno, peccatori!»”.
Il Giardino pietrificato è aperto al pubblico tutti i giorni. L’ingresso è libero.
I ‘tappeti’ sono stati restaurati nel luglio 2000 grazie al Comitato ‘Vedere Voci’ di Rimini.
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