LA MADONNA DEL RETTANGOLO DI NEVE

La madonna della neve

Il 5 agosto, giorno della festa della Madonna in località Cà Romano di Pennabilli. Inizialmente la festa era certamente collegata a particolari riti agricoli che celebravano la fine del ciclo produttivo, quindi come rinagraziamento per il raccolto o,  comunque, come momento della “morte” dell’estate. Il passaggio dalla venerazione pagana a quella cristiana è collegata alla “morte della Madonna, (15 agosto) e avviene, presumibilmente, nel Medioevo, quando viene aggiunto anche l’appellativo “della neve”, per ricordare l’evento miracoloso di una abbondantissima nevicata a Roma verificatasi all’inizio del mese di agosto. Il 5 agosto, giorno della festa della Madonna della neve, la statua lignea di fattura barocca raffigurante la madonna con il bambino, viene esposta nella Collegiata alla devozione dei fedeli. L’ultimo giorno della festa la Madonna viene venerata con una processione molto commovente; la statua viene portata a spalla sul sacrato della Collegiata, mentre dai terrazzi intorno, voci di donne nascoste alla vista dei fedeli, intonano un canto che ricorda una nenia funebre. Dopo il canto, la statua della Madonna viene portata in processione presso le quattro porte di accesso al borgo murato, quasi a protezione del popolo, per la benedizione dei fedeli. La processione chiude la festa e. in genere, solo allora, pare, ci si possa concedere suoni, canti e balli.

 

 

 

  1. L’Orto dei frutti dimenticati
  2. La strada delle meridiane
  3. Il Giardino pietrificato
  4. L’Angelo coi baffi
  5. Il Santuario dei pensieri
  6. Il Rifugio delle Madonne abbandonate
  7. La Madonna del rettangolo di neve

Tonino Guerra

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