Traduzione de la poesia “I Fossi” – di Luigi Cappella
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Aveva piovuto per tutta la giornata
Ed ancora il vento tirava forte.
La neve su nel monte si era sciolta
quasi tutta e la serata era diventata buia buia.
Ma io non ho mai visto così bene quella notte,
Mi trovavo là, sotto Villa Maindi con l’acqua che mi schizzava da sotto le scarpe.
Ho cominciato a sentire una musica bella
sempre più bella.
Mi arrivava nelle orecchie da tutte le parti
non smetteva mai, mi pareva un’orchestra
che si era incantata li insieme a me.
Non c’erano i violini e nemmeno le fisarmoniche
ma erano i fossi!
Prima uno, poi un altro e poi un altro ancora
erano i fossi che facevano festa
alla vita e alle persone.
Erano i fossi che portavano via la stanchezza e
le scorie dal cervello e ti riempivano di vigore.
Si erano proprio i fossi pieni di acqua
che correvano giù tutti insieme.
Che correvano, che correvano, che correvano
Per non far aspettare troppo chi aveva sete.
Ed allora mi raccomando
abbiate cura dei fossi, non avvelenateli
Perché se smettono di cantare loro
mi sa che non si possa ballare più.